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DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO

Premessa

Le ormai numerose sperimentazioni di quest'ultimo periodo hanno dimostrato che è possibile evolvere la figura dell'utente da oggetto della tradizionale attività di assistenza a soggetto da sostenere , a soggetto alla ricerca del massimo grado di autonomia possibile, attraverso un lavoro quotidiano di relazione e di interazione.
Convinti dell'importanza di quanto premesso è necessario elaborare una modalità strategico-politica e tecnico-operativa che tenga in considerazione i molteplici bisogni dell'utenza.
E' indispensabile quindi, per ogni soggetto, programmare un intervento terapeutico-riabilitativo individuale, inteso come percorso che presuppone la compartecipazione di più servizi, dell'utente stesso, della famiglia e dei riferimenti amicali. Altrettanto fondamentale è l'elaborazione di risposte diversificate che rispondano adeguatamente ai molteplici livelli di problematicità. L’intero processo di inserimento, di accompagnamento al lavoro, di monitoraggio e di addestramento delle persone “diversamente abili” sarà seguito e monitorato dallo psicologo/psicoterapeuta. Lo strumento principale per l’inserimento lavorativo sarà costituito dalla stesura approfondita del bilancio delle competenze su base lavorativa e sociale in modo da attuare un piano progettuale educativo individuale a più ampio respiro. Il bilancio delle competenze rispetto all’ambiente lavorativo si collega ad alcuni ambiti, i cui pregressi sono interconnessi tra loro e possono essere sintetizzati secondo questo schema. La percezione di Sé e la propria autostima si determina rilevando la scelta della professionalità e la scolarizzazione unitamente alle crisi ed al loro superamento, le modalità di inserimento lavorativo in Azienda, le modalità del lavoro, le caratteristiche peculiare delle Aziende in cui si è lavorato e la ricerca di ambienti similari, la soddisfazione, la relazione con l’autorità e con i colleghi di lavoro, la gestione del tempo e gli interessi e la progettualità, nonché l’apprendimento. Con tale analisi la persona inizia ad avere una conoscenza su base realistica e può essere indirizzato a seconda dell proprie caratteristiche.





Rispetto a queste informazioni dobbiamo completare il quadro con informazioni di carattere sociale, le quali possono confermare o ampliare quanto rilevato e rendere esplicite le cause e le concause di eslusione sociale o lavorativa.

La percezione del Sè e la relativa autostima fanno sempre riferimento alle relazioni con i seguenti ambiti: la famiglia di origine o quella di appartenenza, il gruppo di pari, la partnership, l’insrimento socio-culturale, gli interessi e la formazione,il tempo libero e lo sport, la gestione del denaro, quella abitattiva, la soddisfazione, le crisi ed il loro superamento. Il profilo comparativo che ne emergerà sarà il progetto individuale personalizzato che bverrà concordato.






Al fine di ottimizzare il monitoraggio verrà proposto un sistema computerizzato mensile che descriva rispetto all’ambiente di lavoro la posizione individuale della persona rispetto all’ambiente di lavoro. Di seguito verrà proposto il radar conclusivo dell’indagine a titolo eseplificativo.



Da questo punto di vista è indispensabile considerare la persona come “soggetto attivo”, con le sue problematicità, le sue aspettative, i suoi normali bisogni nel quotidiano (casa, lavoro, socialità)1. La sequenzialità programmata degli interventi è considerata parte fondamentale nel nostro agire, al fine di garantire più opzioni di offerta, secondo le diverse esigenze di residenzialità, socialità e lavoro, evitando il rischio della frammentarietà delle risposte. E' quindi necessario garantire all'utente la possibilità di usufruire di risorse che tengano in considerazione un eventuale percorso sequenziale da una situazione molto protetta e assistita fino al suo graduale inserimento sociale o, ancora più importante, che questo intervento possa essere flessibile per l’utente, permettendogli anche nei momenti regressivi, di trovare comunque una risposta ed un'accoglienza adeguata alla sua particolare situazione. Questa impostazione prevede una notevole elasticità e adattabilità degli interventi e, a sua volta, presuppone una capacità di coordinamento e integrazione fra i molteplici attori coinvolti (servizi sociali territoriali, servizi sanitari, privato sociale, agenzie del lavoro, agenzie formative e di inserimento lavorativo, istituzioni pubbliche, Comuni, Comprensori, ecc.). Prevede inoltre di differenziare le competenze al fine di poter lavorare in rete, in sinergia, riducendo i rischi di sovrapposizione dei diversi ruoli professionali. Fondamentale quindi per il conseguimento degli obiettivi e lo sviluppo degli interventi risulta il lavoro a rete, senza il quale non è possibile rispondere adeguatamente alla globalità dei bisogni che la persona esprime.

LA PROSPETTIVA ATTUALE

La situazione socio economica del biennio 2009-2010 si caratterizzata in una lotta oggettiva di sopravvivenza. Le difficoltà legate alla circolazione del denaro, alla riscossione delle fatture, al dilazionamento dei pagamenti , al mancato incasso a fronte di debiti con i fornitori ha creato non poche difficoltà , tant’è vero che nel primo semestre del 2010 si era pensato di chiudere definitivamente la Cooperativa. Molte Ditte in difficoltà economiche hanno invaso il mercato relativo allo Sgombero di locali, ai traslochi, alle ristrutturazioni di appartamenti ed allo smaltimento di rifiuti. Tale terreno che in passato era un terreno fertile per le Cooperative sociali è diventato un tereno di conquista con alcuni inconvenienti legati soprattutto alle riscossioni finali rispetto ai lavor effettuati. Alla lunga la qualità del servizio reso, la professionalità e la tempistica in rapporto al prezzo supportano la serità di chi svolge il servizio. Tale dato ci permette di guardare al futuro consci della l’esperienza fin qui fatta , nella prospettiva di poterci espandere attraverso ricerca di mercato, partendo da consolidamento di quanto fin qui realizzato, attraverso un lavoro di rete.

La Cooperativa nell’anno 2008 ha avuto entrate per 48000,00 euro, nell’anno 2009 74000,00 e nell’anno 2010 circa 90000,00. La prospettiva attuale è quella di attestarci sui risultati dell’anno passato con un occhio particolare alla scelta della clientela che possa essere solvete.

Gli obiettivi che la cooperativa intende perseguire per il 2011, sono stati due: - gestione di servizi comunque finalizzati all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate; - perseguire lo scopo societario della cooperativa, attraverso la realizzazione delle diverse attività statutarie. L’intenzione per l’anno 2012 è sicuramente quella di permettere l’attività lavorativa ad almeno due persone inserite con la legge 381 del 1991 e passare da 1 socio lavoratore a tempo pieno, che si occuperà del tutoraggio per l’affiancamento lavorativo dei diversamente abili a tre dipendenti. Il secondo avrà la funzione amministrativa e di coordinamento con un contratto a tempo parziale ed avrà il compito di ampliare il settore delle commesse e di occuparsi dello sviluppo della Cooperativa stessa. Il terzo sarà l’operatore sociale il cui compito sarà quello di monitorare l’andamento dei lavoratori “diversamente abili” (tutti a tempo parziale con contratto a tempo indeterminato) (collaboratore a progetto e con ampia esperienza nel settore sociale), attraverso un piano individualizzato per l’inserimento lavorativo.